La Primapagina di Paviameteo, aggiornata Lunedì 20 Maggio 2024, a cura di Paolo Corona |
Il Bollettino di Paviameteo, valido per Pavia e provincia. Previsioni a cura di Paolo Corona |
Lunedì 20 Maggio 2024
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Nella notte ed al mattino irregolarmente nuvoloso, ma con pochi fenomeni, al più circoscritti al confine con il Milanese. Nel corso della giornata nuvolosità man mano più compatta, con rovesci in formazione sui rilievi dell'Oltrepò, in risalita verso le pianure entro la sera sottoforma di piogge deboli-moderate. Temperature: min in lieve risalita, tra 15°/17°C, max in lieve calo, tra 18°/22°C. Zero termico: sui 3400 m. Venti: deboli orientali. |
Martedì 21 Maggio 2024
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Nella notte e sino alla tarda mattina forte instabilità, con formazione di rovesci e temporali sparsi, localmente intensi, più probabili a nord del Po. Nel corso della giornata tempo più variabile, con ritorno di qualche schiarita alternata a residui addensamenti. Temperature: min in lieve calo, tra 12°/14°C, max in ulteriore calo, tra 17°/19°C. Zero termico: sui 3000 m. Venti: da Sud-Ovest, con rinforzi ove temporalesco. |
Mercoledì 22 Maggio 2024
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Nella notte ed al mattino poco nuvoloso. In giornata variabilità, con addensamenti anche intensi sull'Oltrepò montuoso a cui saranno associati locali rovesci e temporali, in possibile risalita verso le vicine aree di pianura. Altrove più asciutto. In serata qualche nube sparsa. Temperature: min stabili, tra 12°/14°C, max in rialzo, tra 20°/22°C. Zero termico: sui 3000 m. Venti: deboli variabili, tendenti a disporsi da Sud-Ovest nel tardo pomeriggio. |
Tendenza successiva
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Giovedì e Venerdì il tempo dovrebbe mantenersi ancora un po' instabile, con nuove occasioni per rovesci e temporali un po' ovunque, soprattutto nelle ore pomeridiane. Temperature stazionarie, attorno alle medie. |
Archivio Notizie 2012
Gli articoli di Paviameteo del 2012
Febbraio storico per molte località
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Ondata di gelo "eccezionale" per molte località italiane
L'ondata di gelo innescata dalla discesa di aria artica-continentale, scivolata lungo il bordo orientale dell'Anticiclone Russo-Scandinavo, può essere considerata di portata storica per diverse località italiane.
Basta osservare l'accumulo di neve di qualche città per rendersene conto:
L’Aquila 135 cm
Savignano 115cm
Cesena 105 cm
Sulmona 100 cm
Chieti 100 cm
Bologna 75 cm
Vasto 50 cm
Tra tutti credo sia da evidenziare il dato di Cesena, in piena pianura, capace di accumulare oltre 1 metro di neve!
Ecco due foto che rendono bene l'idea della situazione in Emilia Romagna: la prima riprende Forlì, la seconda la Valmarecchia, nell'entroterra riminese:
Di quest'ondata di gelo sarà bene tirare le somme ad evento terminato: certo è che quest'inizio di Febbraio ha riservato condizioni severamente invernali per tutta la nostra penisola!
Dalla neve da nebbia alla Primavera
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Guadagnati 14 gradi
Alle 10.25 di questa mattina, la temperatura in città è tornata in positivo, dopo circa 63 ore e 30 minuti consecutivi di ghiaccio, neve da nebbia ed anche galaverna.
Merito dell’affondo di uno sterile nucleo d’aria polare-marittima, il quale ha attivato correnti favoniche sul Piemonte e sulla Lombardia: ne è derivato un sensibile rialzo termico, anche superiore ai 10°C rispetto a ieri!
Ecco le ore consecutive di gelo, e la successiva impennata termica, ripresa dal nostro software:
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Un'intervista da votare
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Il lavoro dei ragazzi del Maria Ausiliatrice
Cari lettori,
prima di Natale i ragazzi dell'Istituto "Maria Ausiliatrice" di Pavia si sono recati qui in sede a visitare Paviameteo. Da una bella chiacchierata è nata un'intervista, tramite la quale le classi di 1°, 2°, 3° media stanno concorrendo per vincere un concorso di giornalismo regionale, aperto dal quotidiano "Il Giorno".
Sto dunque a chiedervi di aiutare i nostri ragazzi di Pavia a vincere un premio, semplicemente cliccando sul link sottostante e poi sul cuore posizionato a destra della pagina.
https://campionatodigiornalismo.ilgiorno.it/quando-e-un-bene-la-testa-tra-le-nuvole/
In anteprima, ecco il pdf dell'Intervista.
Grazie per la collaborazione!
Arrivata anche a Pavia
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"Nebbia congelante che precipita" anche a Pavia
Stanotte e questa mattina, anche alcuni quartieri di Pavia hanno potuto ammirare il fenomeno della “Nebbia congelante che precipita”. Dopo aver interessato vaste aree del milanese nella giornata di ieri, oggi tale precipitazione si è fatta apprezzare tra alessandrino, astigiano e pavese, sempre "a macchia di leopardo", con la classica discontinuità che caratterizza il fenomeno.
Presso il nostro osservatorio abbiamo addirittura accumulato 1cm, totalmente per merito delle particelle di vapore acqueo della nebbia, unita alle emissioni dei poli industriali che sfornano nuclei di condensazione, che precipitano verso il suolo con temperature ampiamente sottozero.
Ecco alcuni scatti di questa mattina attorno alle 7.50, che ben evidenziano la precipitazione:
Insomma, in mancanza delle vere nevicate, abbiamo potuto lo stesso ammirare un po' di bianco per merito di un fenomeno che non si verificava da molti anni.
Commenta (3 Commenti)Nevica a Milano? Non proprio...
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Torna dopo alcuni anni la "Nebbia congelante che precipita"
Nella mattinata di ieri, martedì 17 Gennaio, alcuni paesi del milanese si sono risvegliati con un manto bianco di qualche centimetro: addirittura, in pochi casi, si è verificata una vera e propria precipitazione nevosa, che ha fatto subito scattare l’idea di un’imminente nevicata.
C’è da dire, in realtà, che sopra i cieli di Milano, Pavia, Lodi, Torino e Venezia, non è transitato alcun sistema frontale, stante la netta presenza dell’alta pressione sulle nostre teste.
E allora? Come ha fatto a nevicare senza una perturbazione o un minimo afflusso umido?
Il motivo è da ricollegare alla presenza della nebbia alta: in questi giorni le nebbie non hanno arrecato grossi problemi di visibilità nei primi 30-50 metri dal suolo, ma sono rimaste ad altezze maggiori, coprendo il cielo e dando l’impressione di nuvolosità estesa e compatta.
Le temperature ampiamente sottozero, anche a livello del suolo, hanno allora dato origine a quella che può essere definita la “Nebbia congelante che precipita”, o più semplicemente "Neve da nebbia": non si tratta di una precipitazione nevosa a tutti gli effetti, anche se, apparentemente, ne rispetta tutti i crismi.
La nebbia, unita al pulviscolo atmosferico, favorisce, specie nelle aree urbane contraddistinte da insediamenti industriali, la produzione di numerosi nuclei di condensazione, i quali stanno alla base della precipitazione: essa risulta estremamente localizzata, ed a seconda del regime dei venti può interessare un quartiere, lasciando a secco quello vicino.
Impropriamente, tale precipitazione viene definita “neve chimica”, ma in realtà tutti i processi che portano alla formazione delle particelle di ghiaccio o dei fiocchi di neve sono trasformazioni fisico-chimiche che avvengono all’interno della nube!
Da non confondere, dunque, quest’episodio di “Nebbia congelante che precipita” con la “Galaverna".
Quest’ultima, infatti, è caratterizzata dalla completa assenza di precipitazioni: si deposita sui rami, sulle recinzioni, sui cancelli, cioè su tutte quelle superfici che sono esposte alle piccole gocce in stato sopraffuso. Non si deposita mai su strade e marciapiedi.
Proviamo a far emergere le differenze con queste 2 foto:
1) Galaverna: è il 4 Gennaio 2009.
2) La "Nebbia congelante che precipita", 17 Gennaio 2012 (foto a cura di Angelo Colombo)
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