La Primapagina di Paviameteo, aggiornata Mercoledì 15 Maggio 2024, a cura di Paolo Corona

 

Due giorni di temporali... e occhio al Ticino!

 

Le immagini dal satellite meteosat

Un cordiale buongiorno a Voi lettori e buon proseguimento di settimana.

Le prime piogge del nuovo peggioramento di questa settimana hanno ormai iniziato a bagnare le nostre zone da ieri sera, dopo una giornata tutto sommato variabile ma ancora mite, con massime sui 23-24°C!

Oggi e domani vivremo invece due giornate tutt'altro che stabili... ma entriamo meglio nel dettaglio!

Legate ad un esteso ciclone Atlantico, stanno in queste ore scorrendo sulle nostre zone correnti umide ed instabili da Sud-Ovest in quota, piuttosto tese e turbolenti. Proprio questa caratteristica favorisce convezione profonda su tutto il Nord-Italia, andando di fatto ad arrecare una fase fortemente perturbata in alcune zone.

La nostra Provincia non sarà direttamente la più colpita, a causa proprio di questa predisposizione dei venti in quota, ma beneficerà comunque di altra acqua, talvolta sottoforma di forti temporali, alternati a fasi asciutte ed a fasi di pioggia più tranquilla: difficile stabilire i momenti più probabili per acquazzoni roboanti, anche se tendenzialmente saranno le prime ore del mattino ed i pomeriggi di oggi e domani quelli più compromessi, in un contesto termico che nelle massime vedrà una moderata flessione, entro i 20°C ovunque.

Attenzione però a non considerare le aree più colpite dalla perturbazione, ovvero le medio-alte pianure Lombarde, Varesotto e Ticinese: va' da sé che forti insistenti piogge a monte potranno ingrossare i nostri fiumi, Ticino in primis, che potrebbe dare qualche pensiero entro la fine della settimana alle solite aree a rischio... ma sarà una situazione da valutare giorno per giorno...

E poi? Proseguirà ancora la fase quasi perturbata? Difficile azzardare ipotesi, seppur sembrerebbe che con l'avvicinarsi del fine settimana l'instabilità possa momentaneamente spegnersi: già Venerdì i temporali saranno saltuari e legati a qualche addensamento in Oltrepò, mentre sulle pianure dovrebbe attivarsi un po' di ventilazione sud-occientale ad asciugare un po' i terreni insieme al ritorno di un po' di sole...

Ma per addendrarci in ipotesi sul week-end occorre attendere le prossime chiacchierate... meglio allora augurarvi ancora una buona giornata, con l'ombrello a portata di mano!


Il Bollettino di Paviameteo, valido per Pavia e provincia. Previsioni a cura di Paolo Corona

Mercoledì 15 Maggio 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Giornata molto instabile ed a tratti perturbata: fin dalla notte attivazione di rovesci su tutta la Provincia, localmente di forte intensità, tendenti a perdurare fino al tardo mattino. Nel corso della giornata si rinnovano condizioni di marcata instabilità, con nuovi nuclei temporaleschi in formazione, più localizzati ma anche di forte intensità. In serata residui fenomeni anche sottoforma di rovesci, ma in esaurimento.

Temperature: min in lieve calo, tra 13°/15°C, max in netto calo, tra 16°/18°C.

Zero termico: in calo, sin verso i 2300 m.

Venti: moderati orientali.

Giovedì 16 Maggio 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Nella notte ed al mattino nuvoloso, con rovesci sparsi alternati a fugaci schiarite. Dal primo pomeriggio netta instabilizzazione, con formazione di temporali dai settori meridionali in transito verso nord, anche di forte intensità ed accompagnati da grandine localmente. In serata tempo più asciutto, seppur un po' nuvoloso.

Temperature: min stazionarie, tra 12°/15°C, max stabili, tra 17°/19°C.

Zero termico: attorno ai 2500 m.

Venti: dapprima deboli-moderati orientali, in successiva rotazione da nord-ovest, più sempre deboli.

Venerdì 17 Maggio 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Nella notte ed al primo mattino nuvoloso per nuvolaglia residua. Dalla mattinata ampie schiarite sulle pianure, qualche addensamento cumuliforme sull'Oltrepò, localmente associato a qualche temporale sui settori orientali. In serata poche nubi.

Temperature: min stabili, tra 12°/15°C, max in aumento, tra 19°/21°C.

Zero termico: attorno ai 2500 m.

Venti: deboli variabili, tendenti a disporsi da Sud-Ovest con qualche rinforzo sugli sbocchi vallivi appenninici.

Tendenza successiva

L'avvicinarsi del week-end dovrebbe smorzare l'instabilità alle sole ore pomeridiane e soprattutto sui monti, con maggiori spazi assolati in pianure e ripresa termica, seppur in un contesto ancora non stabile (da confermare).



Archivio Notizie 2010

Gli articoli di Paviameteo del 2010

Primi isolati temporali sulle pianure del nord

A parte i 13°C di massima, e la fine della notevole serie di 72 massime consecutive sotto i 10°C, vi sono segnali concreti dell’ormai imminente cambiamento di stagione.

Nel pomeriggio di ieri una linea d’instabilità formatasi in concomitanza dell’ingresso di un cavo d’onda, ha posto le basi per lo sviluppo di qualche cella temporalesca, la prima vera e propria di questo 2010.

La provincia maggiormente interessata dai fenomeni è stata quella Bresciana, sempre favorita in termini d’instabilità con circolazioni di questo tipo.

Ecco allora le foto di questo primo evento temporalesco, ripreso dalla nostra città attorno le 17.30:

Primi fenomeni temporaleschi sulle pianure del nord

Zoomata verso C.na Pelizza

Zoomata analoga

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L'Inverno continua a lasciare il segno


Dopo ben 23 anni di assenza, questa mattina Roma si è svegliata sotto un gran temporale nevoso, che è riuscito ad imbiancare anche Città del Vaticano.

Un evento simile è accaduto il 27 Gennaio 2005, ma in quell'occasione i fiocchi riuscirono ad imbiancare solo i colli.

Non solo Roma, ma anche Cagliari questa mattina si è ritrovata con la neve; tra poco potrà essere la volta di Napoli!

Ecco qualche immagine ripresa dalle webcam della nostra capitale:

Che fiocchi a Roma!

La neve a Roma

Torna la neve a Roma!

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Arrivati a quota 120 ore consecutive sottozero!

La galaverna tra il 17 ed il 23 Gennaio 2010

In questi giorni stiamo vivendo una fase caratterizzata da marcate inversioni termiche, con nebbie e galaverna sulle pianure e tempo soleggiato e più mite in Oltrepò.

E’ il secondo evento significativo di gelo dopo quello di Dicembre: in quell’occasione la colonnina di mercurio rimase sottozero in città per 136 ore e 55 minuti, con valori che raggiunsero punte di -8.1°C e -8.3°C tra il 20 ed il 21.

Oggi invece siamo alle prese con un freddo molto più blando, in gran parte “autoprodotto” dall’orografia del nostro microclima: dalle 2.00 del 18 Gennaio la temperatura non riesce a sorpassare quota 0.0°C, e con le ore 2.00 della giornata odierna siamo ormai arrivati a quota 120 ore!

Due episodi significativi, che rendono l’idea di una stagione Invernale ancora una volta emozionante, capace di far chiudere sottomedia il mese di Dicembre ’09 e, salvo colpi di scena, anche il primo mese del 2010.

Ma quale dei due eventi potrà essere classificato come il più duraturo dell'Inverno? Non manca poi molto alle 136 ore..

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Un contributo per Haiti

Emergenza terremoto ad Haiti

Usciamo obbligatoriamente dalla sfera meteorologica per far sentire la nostra vicinanza alla sofferenza degli abitanti di Haiti, sconvolti da un devastante terremoto di magnitudo 7.3 della scala Richter; oltre 2 milioni di persone hanno bisogno di aiuti concreti, e nel nostro piccolo qualcosa possiamo fare.

Agire, Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze, ha attivato l'sms solidale.

Puoi donare 2 euro scrivendo un qualsiasi sms al numero 48541, da Tim, Vodafone, Telecom Italia o da rete fissa Telecom Italia. Il numero sara' attivo fino al 31 gennaio.

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Il resoconto dell'incredibile nevicata mancata

INTERNET, MODELLI ED IL METEOROLOGO:

Fino a pochi anni fa le previsioni del tempo venivano considerate come un qualcosa di misterioso; ci si limitava ad osservare fuori dalla finestra, basarsi sull’esperienza, e tendere un orecchio a cosa dicevano i vari bollettini al TG.

Con l’avvento di internet si è assistito ad una grande e rapida diffusione dei modelli matematici, cartine meteorologiche prodotte da vari enti di tutto il mondo. Oggi abbiamo addirittura a che fare con modelli che aggiornano la loro inizializzazione per 4 volte nelle 24 ore, il che porta alla rincorsa previsionale da parte di tutti i principali centri di osservazione.

La meteorologia è sì una scienza, ma le previsioni meteorologiche si basano su modelli matematici/probabilistici, che in quanto tali sono soggetti ad errori: basti pensare che sommato alle 4 inizializzazioni indicate in precedenza, occorre tenere presente dell’esistenza di modelli diversi e versioni diverse di inizializzazione di uno stesso modello in base a parametri differenti, che portano quindi a linee di tendenza previsionali a volte totalmente opposte.

Tra le 4 stagioni la più difficile dal punto di vista previsionale è senz’altro l’inverno: questo perché si verificano con maggiore frequenza cambi di circolazione, con retrogressioni da est o scambi meridiani, che vanno contro la normale circolazione del nostro emisfero e che vengono interpretati con maggiore difficoltà da tutti i modelli esistenti.

Tuttavia, la figura del meteorologo (che, tengo a precisare, non costituisce il mio lavoro) è cresciuta esponenzialmente nel corso degli anni, così come è divenuta sempre maggiore la richiesta di precisione: un tempo si chiedeva il giorno nel quale avrebbe potuto nevicare, ora si richiede (quasi come una cosa ovvia) l’orario: un tempo bastava dire “neve al nord”, oggi vogliamo sapere le province in cui è attesa la neve…

LA PREVISIONE TOPPATA

In questi giorni siamo di fronte ad un caos previsionale piuttosto accentuato, che si è concretizzato nella previsione di intense nevicate di ieri notte; nonostante gran parte dei modelli a nostra disposizione avesse mantenuto la strada intrapresa nei giorni precedenti, facendo presagire intensi fenomeni nevosi su gran parte delle nostre pianure, alla fine il tempo ha voluto mostrare la sua invincibile superiorità.

Nel corso della serata di giovedì una perturbazione legata ad un flusso basso Atlantico ha fatto il suo ingresso sul nord Italia ad iniziare dalla Liguria; la situazione termoigrometrica di partenza non era paragonabile a quella delle scorse nevicate, quando l’inizio delle precipitazione era avvenuta con temperature ampiamente negative.

A Pavia si è partiti con una temperatura di 2.8°C e il 90% di umidità relativa; ci si aspettava un sicuro inizio in pioggia, evento che si è realmente concretizzato. Nonostante l’ingresso di precipitazioni moderate la temperatura non è però riuscita a scendere, e per diverse ore (troppe), ha continuato a piovere in città con temperature comprese tra i 2° e 3°C. In Oltrepò, sul settore sud-occidentale della Lomellina e sull’Alessandrino, una miglior condizione termoigrometrica di partenza ha permesso sin da subito la comparsa della neve.

Ci si attendeva dunque una rapida trasformazione su gran parte della provincia, ma qualcosa (molto) è andato storto..

Che cosa?

Il minimo depressionario si è collocato nella posizione prevista (cioè sulle Baleari), ed anche i valori barici sono stati rispettati.

Quello che si è notato a livello provinciale, è stata l’attivazione del vento da NE; esso ha interessato fin da subito Pavia, Casorate, Zeccone e Vidigulfo, impedendo in gran parte il calo termico con l’avvento delle precipitazioni.

Nelle aree interessate dalla neve, invece, la disposizione prevalente è stata da SW, e ciò ha favorito un buon calo termico.


Grafico situazione ore 23 di giovedì:
La situazione alle 23 di giovedì

Tra le 23 e le 00, questa corrente più mite da NE ha conquistato gran parte della provincia, ed ha agevolato la trasformazione in pioggia anche su parte delle pianure dell’Alessandrino.

Verso mezzanotte, la neve resisteva solo nel vogherese ed in Oltrepò.

Grafico situazione mezzanotte tra giovedì e venerdì:
Alla mezzanotte è più pioggia che neve

Dopo l’1, l’ingresso di precipitazioni un po’ più incisive, e la rotazione delle correnti da SW, ha favorito il ritorno della NEVE su tutto l’Alessandrino e su gran parte della Lomellina.

Grafico situazione ore 1.30:
L'evoluzione alle ore 1.30

Con estrema fatica, la diminuzione del campo termico ha conquistato gran parte della provincia; verso le 2.30 ha iniziato a nevicare a Castelletto di Branduzzo, alle 3 a Cava Manara.

Per 2 ore circa, Pavia ha registrato 1°C in più della vicina Cava Manara, e mentre qui nevicava già in modo abbondante, in città continuava a piovere.

Grafico situazione ore 3 di venerdì:
Il momento clou delle 3: neve a Cava Manara, pioggia mista a neve a Pavia

Solo alle 4.30 il crollo termico è riuscito a sfondare anche a Pavia, regalando una fitta ed intensa nevicata caratterizzata da visibilità pessima.

Grafico situazione ore 4.30 di venerdì:

La conquista della neve delle 4.30

Sembrava che tutto fosse destinato a risolversi con un marcato ritardo della precipitazione nevosa, ma già verso le 5.00 la nevicata è andata attenuandosi, ed al suo posto si è imposta una blanda pioviggine che ha insistito fino a mattino. La temperatura dopo aver toccato gli 0.3°C in coincidenza delle precipitazioni nevose, ha iniziato una lunga ed inesorabile ascesa che l’ha portata a raggiungere i 2°C nel corso della mattinata. L’Oltrepò e le aree ai piedi di esso hanno continuato a vedere la neve e qui le temperature non sono salite oltre la soglia del grado.

Grafico situazione nella mattinata di venerdì:
Nella mattinata la pioggia torna su gran parte della provincia

In questa prima fase, quindi, i motivi per i quali non si è assistito ad una nevicata intensa anche in città sono stati molteplici:

  • - Situazione termo-igrometrica di partenza non favorevole;
  • - Presenza costante del vento da NE;
  • - Precipitazioni mai veramente intense.

Mentre tutto sembrava destinato a risolversi in piogge diffuse in città, ed a nevicate su parte della Lomellina ed in Oltrepò, dalla tarda mattina è tornata a spingere la corrente da SW; nel primo pomeriggio la neve ha quindi riconquistato Castelletto di Branduzzo, poi Cava Manara ed infine anche Pavia.

La favorevole disposizione dei venti e l’ingresso di precipitazioni cospicue hanno portato quindi al secondo evento inatteso e cioè al ritorno della neve dopo la pioggia: dalle 15.30 alle 17.30 un’ intensa nevicata ha interessato tutta la nostra città con fiocchi di larghe dimensione ed un accumulo di 3 cm. La corrente da SW ha poi provato ad espandersi al settore nord orientale della nostra provincia, ma la contemporanea attenuazione dei fenomeni non ha agevolato la comparsa della neve con la stessa intensità della città.

Grafico situazione ore 15.30/17.30:
La neve del pomeriggio

Verso le 18 l’attenuazione dei fenomeni ha portato all’ennesima trasformazione della neve in pioggia ed una modesta pioviggine.

In conclusione, la nostra previsione è risultata valida solo per le aree sud occidentali della Lomellina, per il Vogherese e per l’Oltrepò: in queste aree gli accumuli hanno oscillato dai 20cm (alcune aree del SW Lomellina) ai 55cm del Brallo e di Cegni fino a raggiungere i 70cm ai Piano di Lesima.

Completamente errata invece la previsione per la città dove si sono accumulati solo 6cm totali, a fronte di un range previsionale di 15-30cm.

Ci scusiamo quindi per la previsione scorretta, ma come avrete capito la situazione è stata tutto fuorché delineabile. Ringraziamo invece tutti i nostri lettori per la solita collaborazione e per l’entusiasmo mostratoci durante la lunga telecronaca, che ha raccolto più di 100 commenti.

Per questo motivo, nonostante le cose non siano andate secondo previsione, siamo rimasti senza sonno pur di garantire la solita continuità negli aggiornamenti: pertanto qualora dovessero esserci nuovi eventi emozionanti, saremo sempre pronti ad intervenire, con il medesimo entusiasmo e lo stesso spirito con cui è nato paviameteo.

Unica speranza.. che le situazioni a venire siano meno complesse di quelle odierne, per evitare linee di tendenza ancora inaffidabili.

Buon week-end!

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