Le analisi mensili per Pavia

Per entrare maggiormente nello specifico, in questa categoria potrete trovare le analisi formulate su scala mensile: anche in questo caso si parte dal mese più recente e ci si può inoltrare fino al Gennaio 2008. Per ulteriori curiosità ed informazioni, vi rimando alla sezione "contatti".
Buona lettura!

Dopo il 2007, un altro Aprile record!

Le Temperature:

L’Aprile del 2011 resterà senz’altro negli annales della meteorologia provinciale: con 17.0°C di media, questo mese ha chiuso con uno scarto termico di +4.3°C!

La prima decade è quella record: solo 2 mattine riescono a registrare minime sotto i 10°C. Le massime sono un delirio per il periodo: il giorno 7 si toccano i 28.6°C, mentre l’8 i 30.5°C. L’apice della grande ondata di caldo, provocata dall’anomala posizione dell’alta pressione sub-tropicale ad ovest della nostra penisola, con massimi barici sulla Francia, e con inserimento di secche correnti nord-occidentali al nord-ovest, viene raggiunto il giorno 9, quando Pavia registra un valore eccezionale per la climatologia di Aprile, e cioè una massima di 32.5°C. Degna delle grandi ondate di caldo di piena Estate!

La seconda decade vede invece un raffreddamento medio di oltre 3°C: tra il 12 ed il 13 moderati venti di Foehn, stavolta caratterizzati da aria decisamente più fresca d’estrazione polare-marittima, spazzano la nostra provincia, arrecando una sensibile diminuzione delle temperature.

Il giorno 14 il temporaneo ingresso di correnti più umide sud-orientali arreca qualche pioggia, con una massima che non va oltre i 13.7°C! In sostanza, nel giro di 5 giorni la temperatura diurna perde quasi 20°C!

La terza decade vede un recupero di un paio di gradi, pur mantenendosi termicamente inferiore alla prima: le minime rimangono tutte sopra i 10°C, mentre le massime non superano mai quota 25°C: negli ultimi giorni una fase un po’ più instabile arreca una temporanea diminuzione termica, ma ormai poco significativa ai fini del conteggio mensile.

Infatti, facendo riferimento alla media OMM [1971-2000], ne risulta che questo Aprile 2011, per Pavia, è risultato superiore alle aspettative di oltre 4°C: un valore che lo porta ad inserirsi nei canoni dell’eccezionalità.

Parimenti, se si considera la media storica [1862-2011], e ci si aiuta con la terminologia dei percentili, emerge che questo Aprile occupa il 99.7°mo percentile, dietro solo al 100°mo percentile occupato dall’Aprile del 2007.

L'andamento termico giornaliero dell'Aprile 2011 a Pavia


Per quanto riguarda l'andamento termico provinciale, ecco la distribuzione delle temperature massime e minime in provincia di Pavia.

Nelle massime, oltre alle solite differenze tra pianura ed Oltrepò, fortemente ravvisabili dai diversi colori, si nota una certa linearità: solo le aree a nord di Pavia, e poco ad ovest di Bornasco e Siziano, hanno goduto di una media mensile di pochi decimi inferiori alle altre zone.

Le temperature dell'Aprile 2011 nella provincia di Pavia






Nelle minime
, invece, risulta fortemente in evidenza la diversa orografia del nostro territorio: in primo luogo, si può osservare il clima più fresco delle aree di campagna, quali quelle della zona di Casorate Primo, della bassa Lomellina, delle aree oltre il Ponte di Bressana, del settore orientale.
Tradizionalmenta più calde, specie per la vasta cupola urbanizzativa, l'area vicino alla città, ed estesa fino ad oltre Cava Manara.
In secondo luogo, è nettamente apprezzabile la differenza termica tra le aree vallive e le creste delle colline che separano la valle Staffora dalla valle Scuropasso: mentre nell'area attorno a Borgo Priolo le temperature notturne hanno spesso registrato valori decisamente bassi, le creste delle colline hanno risentito di un effetto favonico piuttosto marcato, con temperature elevate e tassi d'umidità sotto i tacchi.

Le temperature minime dell'Aprile 2011 nella provincia di Pavia


Le piogge:

Ben poco da dire sul fronte delle precipitazioni.

Durante la prima decade non cade nemmeno 1 goccia di pioggia: merito dell’insistenza e della disposizione delle aree anticicloniche alle nostre latitudini.

Nella seconda decade cadono 3 gocce di pioggia il giorno 14, e nulla più.

La terza decade mostra invece una maggiore dinamicità, con qualche evento instabile, puramente di stampo temporalesco, specie durante gli ultimi 4 giorni.

L'andamento giornaliero delle piogge di Pavia durante l'Aprile 2011


Davvero significativa è stata la totale mancanza delle perturbazioni atlantiche, foriere di precipitazioni, che normalmente dovrebbero transitare dal medio Atlantico, al golfo di Biscaglia, all’Iberia al Golfo del Leone durante l’inizio della stagione primaverile.

Mai nemmeno verificatasi la situazione da “Genova Low”, capace di far transitare molti nuclei piovosi in direzione di Piemonte orientale e Lombardia occidentale, e questo per la lacunosità degli affondi nord-atlantici, spesso "murati" dalla presenza dell'alta pressione.

Un po’ come avvenuto nelle temperature, Aprile 2011 è stato anche il 2° più secco del nuovo millennio, solo dietro il famigerato 2007: per risalire poi ad un Aprile così poco piovoso, è necessario spingersi al 1980.

Più in generale, l’Aprile 2011 ha mostrato un gap pluviometrico pari a -83.3%: sempre con l’ausilio della serie storica [1813-2011], risulta che questo mese occupa il 5° percentile, il che lo porta a definirsi un mese eccezionalmente sottomedia dal punto di vista delle precipitazioni.

Analizzando l'andamento pluviometrico provinciale dell'intero mese, non si osservano significative differenze: solo il settore orientale della provincia ha potuto godere di qualche rovescio temporalesco più consistente, mentre la bassa Lomellina e soprattutto il settore a NE di Pavia sono rimasti pressoché all'asciutto, con accumuli inferiori ai 6-8mm!

Le precipitazioni del mese di Aprile 2011 in provincia di Pavia



I Venti:

Nel solito duello tra ENE e SW, stavolta la spunta il secondo: per pochi punti percentuali, il vento sud-occidentale ha la meglio sull’ENE e sul NE.

Molto frequente è stata la disposizione dai quadranti orientali: l'EST ha guadagnato il 9.24%, mentre l'ESE ha insolitamente raggiunto la 4° piazza, con l'8.58%, sorpassando l'WSW, quinto, a 6.10%.

La disposizione sud-orientale è riuscita addirittura a battere quella dai quadranti nord-occidentali per un punto percentuale: si salva solo il NNW, con una frequenza del 3.50%.

La Rosa dei venti di Aprile 2011 a Pavia

Da segnalare anche 2 giornate di Foehn piuttosto moderato tra il 12 ed il 13, con vettore prevalente da NNW: nella sera del 12 il vento di caduta tocca i 41.3 km/h, mentre nella notte del 13, esattamente all’1.44, vengono sfiorati i 50 km/h.


<MARZO 2011< >MAGGIO 2011>

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Aprile 2012 ricco di piogge


Le temperature:

Il mese di Aprile del 2012 è trascorso con un campo termico sostanzialmente in media per la nostra città: il gap è stato positivo di soli +0.4°C.

Nella solita parentesi su scala continentale, possiamo apprezzare le deboli anomalie termiche che hanno contraddistinto questo mese: un po’ più caldo della norma in Italia e sui paesi dell’est, con scarti che sono divenuti importanti sull’Ucraina orientale e tra Bulgaria e Romania.

Grossomodo in media l’Europa centrale e debolmente sottomedia la Scandinavia e l’Europa occidentale, specie la penisola Iberica.

L'andamento termico in Europa nel mese di Aprile 2012


Tornando a noi, la prima decade del mese è trascorsa con temperature leggermente sopramedia: le massime hanno superato i 20°C solo durante il pomeriggio del 6, mentre le minime sono crollate fin verso i 4°C tra il 9 ed il 10.

La seconda decade ha visto un raffreddamento generale di circa 1°C e mezzo per merito di un prepotente ingresso dell’Atlantico, che ha mantenuto le massime attorno ai 15°C, a parte il giorno 11, con appena 9.6°C!

Per converso, la terza decade è stata contraddistinta da un sensibile rialzo termico, all’ordine dei +4°C rispetto alla seconda: le massime hanno superato i 20°C per 4 volte, con una punta assoluta di 26.2°C registrata il giorno 28.

L'andamento termico a Pavia durante Aprile 2012


Complessivamente, all’interno di questo saliscendi generale, l’Aprile 2012 di Pavia è risultato pressoché in media con le aspettative della serie [1971-2000] o poco sopra; analogamente, prendendo a riferimento la serie storica [1812-2012], emerge come il valore medio di quest’anno si sia stagliato al 66°mo percentile, il che lo porta a definire un mese “debolmente sopramedia”.


Le piogge:

Dopo un Marzo piuttosto sottotono, Aprile si è dimostrato un classico mese primaverile, dinamicizzato da frequenti incursioni atlantiche.

Nella solita elaborazione retrospettiva mensile della NOAA, risalta una pluviometria spiccatamente sopramedia su gran parte dell’Europa, eccezion fatta per un grande “blocco” sottomedia nel cuore della Germania e su qualche paese dell’est. Più localmente, qualche significativo scarto negativo si è apprezzato in Andalusia, Valencia, sulle coste occidentali norvegesi, in Bulgaria, Grecia e sull’Ucraina affacciata sul mar Nero.

L'andamento pluviometrico in Europa durante Aprile 2012


Tornando al nostro orticello, la prima decade è trascorsa con 4 episodi piovosi, il più acuto dei quali il giorno 5, con oltre 10mm.

Alla seconda decade, invece, spetta la palma di “più piovosa”: il giorno 11 piogge e temporali portano l’accumulo giornaliero a sfiorare quota 30mm, e nei giorni successivi si scambiano il testimone piogge e rovesci. Tra il 18 ed il 20 c’è spazio per altri due temporali piuttosto ben organizzati, con un rain rate di quasi 90mm/h il giorno 18.

Anche durante la terza decade non sono mancate le occasioni per far scattare la bascula del pluviometro: il giorno 24 un moderato temporale apporta oltre 20mm, e negli ultimi 2 giorni tornano deboli piogge sparse.

L'andamento pluviometrico di Aprile 2012 a Pavia


Globalmente, il gap pluviometrico mensile per la nostra città è risultato positivo con una percentuale del 53.4%! Analizzando anche la serie storica [1812-2012] è apprezzabile il collocamento di questo aprile 2012 all’83°mo percentile, evenienza che lo porta ad essere definito come “mese piovoso”.


I venti:

Cambio della guardia in testa alla classifica di frequenza: dopo 3 mesi di strapotere del SW, Aprile sancisce il ritorno dell’ENE come vettore principale di Pavia.

Esso conquista la pole con il 16.3%, seguito dal NE all’11.2%: solo terzo il SW, con 9.9%, a breve distanza dall’E (9.8%).

In generale è stato un mese piuttosto ventoso (calma solo al 7%), contraddistinto da una giornata di Foehn (l’8) e da una di Marino (il 25).

La rosa dei venti in Aprile 2012 a Pavia

 

<MARZO 2012<

>MAGGIO 2012>
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Dicembre freddo, con molte piogge ma scarse nevicate


LE TEMPERATURE:

L’ultimo mese del 2010 chiude con uno scarto termico inferiore alle aspettative di -0.98°C. Con esso, il 2010 (vedi l’analisi annuale) risulta il primo anno del nuovo millennio caratterizzato da un maggior numero di mesi termicamente sottomedia (7) rispetto a quelli termicamente sopramedia (5).

La prima decade si mostra subito piuttosto dinamica, con temperature che si mantengono nella norma: per 5 mattine la colonnina di mercurio scende sottozero, mentre la massima più elevata raggiunge i 13.2°C il giorno 9 per merito dell’incursione di moderate correnti favoniche.

La seconda decade è decisamente fredda: l’ondata di aria artica-continentale fa avvertire i suoi effetti, e per 9 mattine su 10 la temperatura scende abbondantemente sottozero: dopo un excursus a 10.8°C il giorno 13, si apre una fase di oltre 72 ore consecutive di ghiaccio tra il 15 ed il 17, quando estesi episodi di galaverna imbiancano gran parte della nostra provincia. La minima assoluta viene raggiunta il giorno 18, con -6.3°C.

La terza decade vede un rientro a condizioni di tempo meno freddo, nell’ordine dei 2 gradi e mezzo in più: solo 4 volte su 11 la temperatura minima riesce a scendere sottozero, con il picco più elevato raggiunto nella notte di Natale, quando la colonnina non va oltre i 6.1°C di minima (quasi l’inverso del giorno 18). Tra il 27 ed il 29 la nebbia e le inversioni termiche ci regalano gelate estese, seguite poi da un sensibile rialzo termico.

Complessivamente, la severa ondata di gelo della seconda decade ha trascinato il mese a chiudere sottomedia: se con la serie 1971-2000, il campo termico risulta essere inferiore di circa un grado, la serie storica 1862-2010 ci può fornire indicaizoni utili di lungo periodo, per mezzo dell’utilizzo dei percentili:

Con una media di 1.50°C, la temperatura media di Gennaio 2010 si colloca al 32°mo percentile, per cui nel range di normalità compreso tra il 25°mo ed il 75°mo: essendo comunque inferiore alla mediana di parecchi punti percentuali, è da considerare un mese lievemente sottomedia termica.

L'andamento termico del mese di Dicembre 2010 a Pavia


LE PIOGGE:

Anche il mese di Dicembre presenta un numero ed una quantità di precipitazioni ben oltre la norma, seguendo la via intrapresa dai mesi precedenti.

La prima decade è dominata dall’Atlantico, il quale regala brevi spunti nevosi intervallati da piogge sparse: l’evento più significativo viene raggiunto il giorno 1, con oltre 14.0mm.

La seconda decade è molto secca, anche per via dell’intensa ondata di freddo: in totale cadono 0.8mm, in gran parte racimolati da blande fioccate sparse tra il 17, il 19 ed il 20.

La terza decade è quella più piovosa: l’approfondimento di una vasta area depressionaria sull’Italia centrale veicola nuclei precipitativi in direzione del nord-Italia: tra il 21 ed il 26 cadono oltre 80mm in città, con il giorno più piovoso il 23, quando si accumulano 32.6mm nelle sole 24 ore.

Con oltre 120mm accumulati, il Dicembre 2010 ha registrato più precipitazioni del previsto, nell’ordine del +89.8% facendo riferimento alla serie 1971-2000.

Con quella più a larga scala, emerge come tale valore occupi l’88°mo percentile, il che conferma la maggiore piovosità di questo mese rispetto alla media storica.

L'andamento pluviometrico del mese di Dicembre 2010 a Pavia


LE NEVICATE:

Tanti giorni con fiocchi sparsi, ma nessuna, vera nevicata. Si può così ben sintetizzare l’andamento di questo Dicembre 2010.

Il giorno 1 cadono 3.5cm dopo un evento piovoso piuttosto duraturo. Tra il 5 ed il 6 Dicembre cadono altri 5.0cm di neve fresca, di maggiore qualità rispetto a quella del primo giorno del mese.

Successivamente si alternano brevi fioccate sparse, che talvolta accumulano all’incirca 0.3cm: vengono registrati fiocchi a Pavia il 17, il 19, il 20, il 21 ed il 26, eventi che nella loro globalità non riescono ad accumulare 1cm.

Parlando un attimo di circolazione, possiamo affermare che questo Dicembre sia stato quello delle occasioni perse: sia la disposizione barica, sia il profilo verticale termo-igrometrico, sono stati più volte estremamente favorevoli alla caduta della neve, ma la mancanza delle precipitazioni, oppure il loro ritardo, ha avvantaggiato gran parte delle altre aree italiane, in primis le regioni Adriatiche, che hanno fatto i conti con accumuli superiori ai 40cm anche lungo le coste!

A Pavia ci accontentiamo dei 9.4cm totali mensili.


I VENTI:

L'ultimo mese del 2010 vede una certa ripresa della ventilazione da SW, che batte l'ENE di quasi 7 punti percentuali: in effetti i vettori dominanti sono quasi sempre risultati dai quadranti occidentali, con l'WSW ed il SSW che hanno guadagnato parecchio terreno.
Solita assenza dei venti dal 4° quadrante, con ESE, SE e SSE che si sono presentati assai sporadicamente.

La rosa dei venti di Dicembre 2010 a Pavia


<NOVEMBRE 2010<                                                                                            >GENNAIO 2011>

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Dicembre chiude sottomedia, e con 33.5cm di neve!

LE TEMPERATURE:

Il Dicembre pavese termina inaspettamente sottomedia, precisamente di -0.50°C; fortemente responsabile di questo risultato è stata la serie di valori gelidi registrati nella settimana tra il 15 ed il 22.

Ma andiamo a vedere brevemente il tempo del mese considerando le decadi..

La prima decade risente ancora dell’afflusso mite atlantico iniziato a Novembre, e porta con sé molte nubi e temperature decisamente superiori alle medie del periodo; notevoli gli 11.1°C di massima registrati il giorno 9.

Per tutti i primi 10 giorni, la colonnina di mercurio non riesce a scendere al di sotto dello 0°C.

La seconda decade esordisce con il 1° segno “-“ stagionale, ma fino al 14 le temperature si mantengono lievemente sopra la norma.

Dal 15 un massiccio affondo d’aria artica continentale, proveniente dalla Nuova Zemlja, dal mare di Barents, e dal settore settentrionale della Siberia, scivola lungo il bordo orientale di un’alta pressione disposta lungo i meridiani dalle isole Britanniche alla Groenlandia, fino a raggiungere il Polo Nord.

Questa prima ondata di freddo stagionale dimostra immediatamente il suo valore un po’ atipico, con una minima di -4.1°C a cielo coperto durante la notte del 16.

D’altronde, la qualità della massa d’aria è indiscutibile: la cA (abbreviazione per aria Artica Continentale), tende a formarsi con l’accumulo nei bassi strati di aria gelida, che si ha nei terreni ricoperti di neve delle aree prima nominate. Qui acquisisce le caratteristiche fisiche del territorio, e successivamente sfrutta la disposizione delle aree anticicloniche per muoversi in direzione di più basse latitudini.

L’esiguo spessore della cA si conferma nei giorni successivi; a differenza della mA, cioè dell’aria Artica Marittima, che staziona alle alte quote, ed ha bisogno di tempo per sedimentare al suolo, questa interessa i primi 2-3km della troposfera, e fa sentire fin da subito i suoi effetti.

Così, il giorno 17 la colonnina di mercurio precipita a -6.0°C, e questo sempre in presenza di nubi notturne.

Dal 18 al 22 Pavia si trasforma in una città ghiacciaia; la temperatura non riesce mai a superare gli 0°C; da sottolineare le minime di -8.3°C e -8.1°C registrate rispettivamente il 20 ed il 21, e la massima di -5.3°C del 20.

La severa ondata di freddo, probabilmente la più intensa dal 1996 ad oggi, ha termine tra il 22 ed il 23, quando un aggressivo attacco atlantico pilota correnti meridionali in direzione dell’Italia, e riesce nell’impresa di far innalzare le temperature di oltre 10°C negli strati medio-alti.

Al suolo la rottura delle condizioni di gelo avviene solo nei giorni successivi, e si afferma tra Natale ed il 27, quando le massime superano gli 8°C.

Gli ultimi giorni del mese trascorrono in modo più tranquillo, con alternanza di schiarite e peggioramenti, accompagnati da temperature pressoché nella media.

Complessivamente, Dicembre ’09 è stato il 3° più freddo del nuovo millennio; esso si colloca dietro solo al 2001, caratterizzato dalla fase di Burian (tempesta del 13 Dicembre) ed al 2005 (neve ed effetto albedo marcato a fine mese).

Se confrontiamo questo mese con quelli degli anni precedenti, notiamo la solita tendenza al rialzo, stimabile nell’ordine di 1.5°/2°C:

Il confronto tra i vari mesi di Dicembre

Il Dicembre più freddo risale al 1969, con una media complessiva di -0.9°C, mentre quello più caldo è di estrazione più recente, del 2000, con una media di oltre 5.5°C.

Tra i vari alti e bassi, è da sottolineare la tendenza al rialzo termico: dal 2000 si sono avuti ben 3 mesi con una media generale di oltre 5°C, mentre negli anni precedenti era già difficile superare la media dei 4°C.

LE PIOGGE:

Dicembre ’09 chiude sopra la media pluviometrica; con esso, l’intero 2009 sorpassa i 1000mm annuali, evento che, come vedremo, rappresenta una nota di rilievo per il nostro territorio..

Durante la prima decade cadono più di 20mm a causa degli strascichi atlantici derivanti da Novembre.

Nella seconda decade si registrano precipitazioni di rilievo tra il 17 ed il 19, con circa 8mm camuffati da 19.0cm di neve.

Nella terza decade proseguono le precipitazioni, dapprima nevose, poi a carattere di Vetrone (Verglas) dal tardo pomeriggio del 22, ed infine solo pioggia tra il 23 ed il 24, e per finire il 30.

Complessivamente il mese chiude con un accumulo pluviometrico > del 75°mo percentile (78.9mm), e rientra pertanto nella categoria dei mesi “piovosi”.

Ecco la distribuzione mensili delle piogge:

La distribuzione delle piogge in Dicembre

LE NEVICATE:

Il mese registra ben 3 nevicate distinte, che nell’insieme accumulano 33.5cm.

Si parte con una spruzzata di 5.0cm la notte del 17; segue il 2° episodio nevoso tra il 18 ed il 19, con 14.5cm totali.

Dopo una breve pausa, torna la neve il 21 ed il 22, con 9.0cm e 5.0cm rispettivamente.

Analizzando i mesi di Dicembre dal 2000 ad oggi, si nota una presenza discontinua della NEVE; in particolare, ad anni completamente privi della “dama bianca” si sono alternati anni con più di 30cm. E’ il caso del 2005, ed ovviamente del nostro 2009.

Le nevicate nel mese di Dicembre del nuovo millennio

Ripercorrendo brevemente i mesi di Dicembre del nuovo millennio, si parte dalla nevicata di Natale del 2000 che certamente ricorderete; durante quell’occasione iniziò a nevicare nella tarda mattinata della Vigilia, e proseguì fino al mattino di Natale, lasciando dietro sé 12.0cm.

Nel 2001, l’unica nevicata dicembrina fu provocata dal burrascoso ingresso di aria polare continentale (cPk) meglio nota con il nome di Burian; questa massa d’aria, dallo spessore esiguo (1-2km), è giunta dalle steppe siberiane, ed ha favorito quel tempestoso pomeriggio-sera del giorno di Santa Lucia (13 Dicembre), quando a Pavia le raffiche sorpassarono i 100km/h e la neve cadde fino ad accumulare 5.5cm.

Nel 2002 nevicò il 12 Dicembre, con 5.0cm rapidamente cancellati da temperature molto miti.

Nel 2003 e nel 2004 Dicembre non ha presentato episodi nevosi, che sono invece tornati prepotentemente nel 2005: nella notte tra il 2 ed il 3 Dicembre uno spettacolare temporale di neve regalò 19.0cm in pochissime ore alla città, ed oltre 30.0cm in varie aree della Lomellina.

Si bissò il 28 Dicembre, con una nevicata mozzafiato, condita da scaccianeve e fantastico tramonto rosso.

Seguì un altro biennio di stop tra il 2006 ed il 2007, mentre nel 2008 nevicò sia il 10 Dicembre (9.0cm), sia la notte di San Silvestro, con 4.0cm.

Appare dunque chiaro che il Dicembre 2009 è stato il più nevoso del nuovo millennio!

IL VENTO:

Per il 2° mese consecutivo si conferma l’WSW in prima posizione, con il 19.9% del totale; seconda piazza per il SW, e terza per l’ENE. In questi mesi invernali stiamo dunque assistendo ad una leggera rotazione delle correnti verso i quadranti occidentali.

Ultime posizioni per i soliti venti sud-orientali e nord-occidentali:

La rosa dei venti del Dicembre '09

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Dicembre con quasi 2 gradi sopra la media

Le temperature:

Anche l’ultimo mese del 2011 ha registrato un campo termico superiore alla norma: più precisamente, abbiamo avuto a che fare con temperature oltre le medie di +1.8°C rispetto alla serie [1971-2000].

Che non sia stato un mese particolarmente emozionante a livello termico, lo testimonia il solito riepilogo visivo della NOAA, che evidenzia un Europa contraddistinta da anomalie termiche positive, fatta eccezione per qualche regione della Spagna occidentale.

Se in Italia l’anomalia è rimasta contenuta sul +1°/+3°C, l’Europa orientale ha dovuto fare i conti con gap ben più pesanti, all’ordine dei +3°/+5°C tra Germania orientale, Polonia, Ucraina, Bielorussia e paesi Baltici. L’anomalia è salita a +5°/+7°C sulla Russia europea e la Finlandia meridionale, mentre è addirittura finita in fondoscala (+7°C medi oltre la norma!) sulla penisola di Kola e la grande Russia.

L'andamento termico del mese di Dicembre 2011 a Pavia

 

Con una circolazione così fortemente dominata dalla prepotenza del Vortice Polare, anche il nostro serbatoio di gelo non è riuscito ad accumulare benzina, rimanendo completamente a secco.

Tornando a stringere l’attenzione alla nostra provincia, diamo un’occhiata decade per decade:

La prima è di chiaro stampo anticiclonico, con qualche occasionale nebbia, e soprattutto con valori termici ben al di sopra della media: tra il 5 e l’8 le massime a Pavia superano sempre i 10°C, con l’Immacolata che registra addirittura un +15.6°C!

Nella seconda decade un modesto ma temporaneo abbassamento del flusso occidentale atlantico pilota corpi nuvolosi in direzione del nord-Italia, con temperature che tendono a risentire dei primi afflussi d’aria polare-marittima, che subentrano dai quadranti nord-occidentali: il giorno 16 viene siglata la prima minima negativa del mese.

Nella terza decade si mantiene attivo il flusso nord-occidentale, stante una scomoda collocazione dell’Anticiclone delle Azzorre ad ovest dell’Italia: le minime scendono sottozero tutti i giorni, mentre le massime superano i 10°C solo una volta, per mano di effetti favonici. Durante gli ultimi giorni torna qualche scarna nebbia mattutina, accompagnata da estese gelate dai monti al piano.

L'andamento termico del mese di Dicembre 2011 a Pavia

 

Complessivamente, il mese chiude con uno scarto di quasi +2°C rispetto alla [1971-2000]: andando a fare riferimento alla serie storica, invece, emerge come questo Dicembre si piazzi al 92°mo percentile, il che va a dare conferma circa l’andamento nettamente sopra norma di questa prima fase invernale.

Negli ultimi anni, solo il Dicembre 2000 e quello del 2006 risultarono termicamente superiori a questo del 2011.

Le piogge:

Con la campana anticiclonica azzorriana ben distesa sull’Europa, sono completamente mancate le grandi perturbazioni atlantiche: non che Dicembre sia un mese molto piovoso, ma a fronte dei 64.7mm di media ne sono caduti nemmeno una decina, con una percentuale del -90.4% rispetto alle aspettative.

Prima di concentrarci sull’andamento provinciale, apriamo la solita finestra continentale: il flusso occidentale atlantico ha convogliato molte piogge su Francia centro-settentrionale, Svizzera e Germania, mentre l’alta pressione ha vistosamente protetto Portogallo, Penisola Iberica, Francia meridionale e gran parte dell’Italia, in particolare il nord-ovest, fatta eccezione per le Alpi occidentali e la Valle d’Aosta, spesso alle prese con abbondanti nevicate.

L'andamento pluviometrico in Europa nel Dicembre 2011

Tornando a noi, c’è ben poco da dire.

Per tutta la prima decade gli unici scatti del pluviometro sono legati alla rugiada associata alle nebbie.

Nella seconda decade, tra il 12 ed il 16, una maggiore ondulazione del flusso semizonale arreca un modesto peggioramento del tempo sulle basse pianure, con la neve che non riesce a raggiungere le cime dell’Oltrepò.

Nella terza decade ancora anticiclone e correnti nord-occidentali, il cui binomio ha rappresentato il leit motiv di questo inizio di stagione invernale.

L'andamento pluviometrico del mese di Dicembre 2011 a Pavia


Con una pluviometria così bassa nell’ultimo mese, il 2011 ha sfiorato la media annuale di 8mm.

Complessivamente, il dato di questo Dicembre va a piazzarsi al 7°mo percentile nella serie storica [1812-2011]: ciò conferma la quasi totale mancanza di precipitazioni nelle nostre aree di pianura.

Facendo riferimento agli ultimi anni, era dal 2001 che non pioveva così poco a Pavia: durante quell’anno, però, andò in scena una grandiosa irruzione d’aria polare-continentale, mentre in questo Dicembre l’unica massa d’aria sopraggiunta è stata quella, ben più mite, d’estrazione polare-marittima.

 


I venti:

Dopo un lento, faticoso ma ostinato recupero della ventilazione da ENE, la più frequente durante Novembre, il vento dai quadranti sud-occidentali ha voluto imporre la sua netta egemonia, ponendo termine a qualsiasi altra velleità vettoriale.

Con la vittoria più larga di tutto il 2011, il SW ha conquistato il 26.5% delle frequenze, finendo addirittura fuoriscala! Seconda piazza per l’WSW (15.1%) e terza per il SSW (10.9%).

La ventilazione dai quadranti nord-orientali è risultata pressoché inesistente, con l’ENE che ha racimolato solo un 3.1%, e l’EST un clamoroso 0.8%!

Molti sono stati gli effetti favonici di Dicembre, ma un vero e proprio episodio di Foehn non si è mai spinto verso Pavia. Casella ferma a 0, fortunatamente, anche per il vento di Marino.

La rosa dei venti a Pavia nel Dicembre 2011


<NOVEMBRE 2011< >GENNAIO 2012>

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