Nessun picco, ma la durata è notevole

Come Gennaio ha saputo mostrare il suo lato gelido, come Maggio il suo essere costantemente instabile, anche Luglio sta esprimendo al meglio le sue potenzialità.

In questi primi 13 giorni del mese le temperature si sono mantenute sopra la media di circa 3°C: le massime hanno tenacemente stazionato sopra i 30°C, mentre le minime non sono mai scese sotto la soglia dei 20°C.

L'andamento termico a Pavia dei primi 13 giorni di Luglio '10

A Pavia non abbiamo mai raggiunto picchi elevatissimi, al punto che la massima annuale rimane ferma sotto i 34°C, con 33.6°C registrati Domenica 11: anche sul resto della provincia non si sono toccati valori molto al di sopra delle medie, con circa 35°C sulle aree a sud ed a est del pavese.

L’elevato tasso di umidità relativa ha certamente contribuito ad intensificare il disagio fisico, con temperature percepite che nella giornata di Domenica hanno superato i 40°C.

Il termine “temperatura percepita” è però un motivo di dibattito: in biometeorologia vengono utilizzati diversi indici che esprimono l’intensità del disagio fisico esposto ad un clima caldo-afoso.

Vi è ad esempio l’indice di disagio climatico di Thom (ID), che afferma cheLo Psicometro

ID = 0.4 (t + tw) + 4.8

Ove “t” è la temperatura all’asciutto dello psicrometro, e “tw” quella del termometro a bulbo bagnato. In generale, un ID superiore a 24 comporta l’inizio di un certo disagio, fino ad arrivare a 32, quando sono possibili colpi di calore.

Analogamente a questo, vi è l’indice di Scharlau per la sensazione di freddo, per il quale vanno ad interagire la temperatura dell’aria e l’intensità del vento.

L’impiego di questi indici, così come dell’Heat Index per la temperatura percepita, può però essere spesso strumento per incentivare il terrorismo mediatico.

La temperatura percepita dipende primariamente dalla costituzione della persona: a parità di Heat Index, una persona obesa avvertirà una sensazione di calore diversa da una magra, così come un ragazzo ne avvertirà una diversa da un’anziana.

Un caucasico sentirà più caldo rispetto ad un mediterraneo; un soggetto con umore elevato sentirà certamente meno caldo rispetto ad un altro con uno stato psicologico di basso profilo. E così via.

La sensazione di calore è dunque un qualchecosa di estremamente soggettivo, che varia da persona a persona ed anche all’interno della stessa persona riscontra ampie oscillazioni.

Facendo riferimento a quanto detto fino adesso, non si può parlare di temperature eccezionali né di ondate di caldo eccezionalmente intense.

Quello che invece è da sottolineare, e può rientrare in un discorso di eccezionalità, è la continuità temporale dell’ondata di caldo: finora non abbiamo registrato alcun tipo di rinfrescata, tale almeno da poter regalare una sensazione di fresco durante le ore notturne.

A parte una brevissima diminuzione del campo termico il giorno 8, con una massima in città fermatasi a 30.7°C, Luglio ha registrato una persistenza di valori sopranorma, che possiamo allargare anche agli ultimi giorni di Giugno.

Considerando la tendenza prevista, possiamo affermare che tale fase calda potrebbe perdurare ancora per una settimana, raggiungendo i 20-22 giorni di piena attività.

Questa perpetuità, ma solo questa, si può considerare eccezionale per il periodo.

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