Gelicidio e Vetrone: 2 concetti differenti

Gelicidio VS VetroneSpesso, durante la stagione invernale, si utilizzano i 2 termini “Gelicidio” e “Vetrone” come indicanti lo stesso fenomeno, ovvero la pioggia che gela al contatto col suolo. In realtà, essi indicano delle situazioni diverse tra loro. Vediamole.

 

GELICIDIO:


Per Gelicidio s’intende la pioggia o la pioviggine che, a causa del fenomeno della sopraffusione, cade in forma liquida con una temperatura negativa al suolo, da -0.1°C fino ai -2°/-3°C.


In sintesi, accade che i fiocchi di neve presenti ad alta quota, (ad esempio 1500m), nel loro cammino verso il suolo, incontrano strati d’atmosfera (ad esempio tra i 300 ed i 700 metri) con temperature soprazero: in questo modo, i fiocchi di neve vanno incontro al processo di fusione, e si trasformano in gocce di pioggia.


Se però al suolo sono ristagnate sacche d’aria molto fredda, capaci di mantenere la temperatura su valori negativi, le gocce di pioggia cadono in un ambiente con temperature sottozero, e non possono far altro che solidificare in ghiaccio.


Proviamo a fare uno schema: 

 

 

Il fenomeno del Gelicidio riassunto nella Tabella

 

VETRONE:

 

Invece, con il termine di “Vetrone”, si intende la pioggia o la pioviggine che, in forma liquida, gela sulle superfici esposte all’irraggiamento (cioè con temperature lievemente sottozero), ma con temperatura dell’aria superiore a 0°C.
Gela cioè sulle superfici più fredde, che hanno temperatura <0°C, ma l’ambiente esterno, cioè la temperatura dell’aria, è >0°C.
In genere si tratta delle stesse superfici che accumulano brina anche quando la temperatura dell’aria non è strettamente vicina a 0°C.
Con il termine "Vetrone", dunque, non si indica la "pioggia congelante", che è rappresentata invece dal Gelicidio.

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